“Virtual Mobility Within a Course”: che cos’è e come funziona

Maggio 31, 2025

La Virtual Mobility di NEOLAiA nasce per rendere l’internazionalizzazione realmente accessibile, sostenibile e di qualità. Incrocia in modo operativo i tre pilastri dell’Alleanza, enhanced mobility, diversity & inclusion e digital transformation, offrendo esperienze formative europee anche a chi non può affrontare periodi all’estero. In questo quadro, l’attività “Virtual Mobility Within a Course” (Task 4.5) è il dispositivo che permette di portare l’esperienza internazionale dentro i corsi già esistenti.  

In termini semplici, due docenti di due università NEOLAiA selezionano ciascuno un proprio insegnamento e lo collegano tramite un modulo online condiviso, integrato nel syllabus. Questo modulo introduce unità didattiche comuni, consegne e momenti di interazione sincrona e asincrona che mettono in relazione le due classi. Le studentesse e gli studenti lavorano così in team internazionali, affrontando compiti, casi e progetti congiunti. La partecipazione è interamente virtuale, aperta a tutti i livelli di studio, e prevede il riconoscimento di ECTS e/o micro-credential quando previsto dal piano degli studi. 

Spesso tali moduli assumono la forma di COIL (Collaborative Online International Learning): ambienti di apprendimento collaborativo in cui gruppi misti affrontano problemi reali, sviluppano prodotti o report congiunti, e migliorano competenze trasversali cruciali, comunicazione interculturale, project management digitale, problem solving collaborativo, oltre alle competenze disciplinari specifiche del corso. L’esito è una didattica più ricca, autenticamente europea, in cui il valore dell’esperienza internazionale non dipende dai chilometri percorsi, ma dalla qualità dell’interazione e dalla coesione del lavoro di squadra.  

La natura dell’iniziativa è, quindi, curricolare, inclusiva e scalabile. È curricolare perché si innesta nei corsi ufficiali, con obiettivi, valutazioni e risultati di apprendimento chiari. È inclusiva perché abbatte barriere economiche, logistiche e personali, ampliando l’accesso a esperienze globali. È scalabile perché sfrutta la trasformazione digitale per mettere a sistema l’expertise dei singoli atenei NEOLAiA e generare, quando opportuno, micro-credential tematiche e riconoscibili anche oltre l’Alleanza. 

Cosa sta facendo l’Università di Salerno 

Nel solco di questa visione, l’Università degli Studi di Salerno sta implementando concretamente il Task 4.5 in collaborazione con l’Università di Ostrava (Repubblica Ceca), partner dell’Alleanza NEOLAiA. Il progetto coinvolge la prof.ssa Nicoletta Gagliardi del Dipartimento di Studi Umanistici (DIPSUM) per l’area di Lingua Tedesca e la prof.ssa Iveta Zlá, docente associata presso il Dipartimento di German Studies dell’Università di Ostrava. Le due docenti stanno co-progettando un modulo virtuale integrato nei rispettivi corsi, che prevede lavoro continuativo in gruppi misti UNISA–Ostrava, momenti di confronto sincrono/asincrono e produzioni collaborative. L’obiettivo è rafforzare in modo strutturale la dimensione internazionale della didattica curricolare, capitalizzando la cooperazione tra atenei NEOLAiA e offrendo agli studenti opportunità certificate e realmente inclusive. 

 

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